Quando questa mattina mi sono svegliato faceva freddo, avevo freddo pure con i pantaloni del pigiama ed erano le 6.30. Avevo lo stomaco contratto a causa dell'ansia, o meglio credevo fosse questo, invece mi scappava solo da cagare. Sono uscito di casa, faceva freddo, c'era buio, pioveva e mi sono recato a lavorare. Potrei dire di essere triste? No, non sono triste. Cioè, magari un pochino... ma se qualcuno mi chiede come sto oggi di sicuro non mi viene in mente di rispondere che sono triste. Oggi sono... scazzato, disilluso, scoraggiato, infreddolito, assonnato, ricco, ricchissimo, praticamente in mutande.
Cazzo partendo dal principio che se si potesse evitare di lavorare nessuno andrebbe a cercarsi apposta il freddo per il letto, se proprio devo lavorare mi entusiasmerebbe lavorare per le seguenti attività:
- l'ENI, in giro per il mondo
- l'Esercito Italiano, in giro per il mondo
- l'Arma dei Carabinieri, eventualmente in giro per il mondo
- la Marina Militare Italiana, in giro per il mondo
- Costa Crociere, in giro per il mondo
- personale navigante di una compagnia aerea major, in giro per il mondo
- fare il missionario laico in un cazzo di paese dove fa caldo tutto l'anno, in un posto dove nemmeno esistono i soldi ma proprio perchè tanto non ti servono
- fare il libero professionista, guadagnare 200mila l'anno per 3 settimane di lavoro e andarmene in giro per il mondo
Comunque se fino alla settimana scorsa avevo l'animo del pirla, da oggi sto cominciando a ripensare ad omicidi, bombe, sgozzamenti, morte e distruzione, stragi, crani colpiti a bastonate, torture. Senza aver visto nessun film di Tarantino nelle ultime settimane. Ho l'impressione che il lavoro mi faccia male.
C'ho un cazzo di canzone per la testa che non riesce a trovare un orifizio per uscire fuori, manco dal culo. Il cazzo è che finchè non esce non avrò pace.
Aspè... fammi indovinare... vorresti lavorare in giro per il mondo?
RispondiEliminabeh, sì, anche... oppure non lavorare affatto.
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