La mattina contrariamente ad anni fa mi alzo anche di buon umore, ma non ho voglia di fare una minchia. O meglio, farei un sacco e un sacco di cose ma piuttosto che andare a lavorare e buttare al cesso il mio poco prezioso tempo (mi faranno crepare prima dei 50) mi farei trapiantare un paio di branchie e me ne starei 8 ore con la testa immersa dentro l'acqua del cesso.
Ieri prima di andare a dormire ho montato la scarpiera dell'Ikea mentre ascoltavo una cassetta dei Pooh degli anni '70 e una vecchia cassetta di Ligabue anni '90. Il paio d'ore migliore di tutta la giornata, pure se ero stanco come un millepiedi con un piede solo dopo la maratona di New York.
Sono sempre più convinto che il segreto della felicità stia in: voler bene, essere voluti bene, avere una buona vita sociale pur facendosi i cazzi propri e non stare a farsi troppe seghe mentali. Ovviamente salute e soldi non devono mancare, chettelodicoafare.
Alle falde del Kilimangiaro ci sta un popolo di negri, che anche se li chiami negri non si offendono e anzi ci ballano sopra. Credo che per stare al mondo bisogna imparare molto da loro.
Sta cosa di farsi trapiantare le branchie è da valutare...
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