ATTENZIONE: proteggete i vostri pargoli, non fate loro leggere il blog dello Smilzo.

giovedì 25 ottobre 2012

Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so. So solo che son pochi quelli che si avverano.

La notte scorsa ho fatto un sogno di minchiadent, che neanche lo sto a raccontare nei dettagli. Ero su un aereo che cadeva, e tutti facevamo festa... io più degli altri. Poi dopo mi sono trovato in un penitenziario, ma si è trasformato in una specie di hotel villaggio vacanze in montagna con la neve. Checcazzo, trasformo gli incubi in favole.

Ho ripreso a cagare a ritmi regolari e ne siamo tutti felici: io, il mio intestino, il mio culo, il mio umore. Però ho il raffreddore cazzoporco, starnutisco e bestemmio.

Dal terminale Volkswagen risulta che la mia auto è fuori garanzia. Secono loro è stata immatricolata 40 giorni prima della data di immatricolazione che è indicata sul libretto, e io il libretto non l'ho taroccato. Fatto sta che se ha ragione il mio libretto ho ancora 4 giorni utili per farle dare un'occhiata aggratis, e vorrei che si spicciassero ad arrivare a un dunque.

Ho un pelo pubblico che è diventato lunghissimo, addirittura è più lungo del pistolino. Oppure potrebbe essere il pistolino ad essere corto. Ma non lo taglio perchè non vorrei che diventasse una liana.

Tra un po' il lavoro d'ufficio arretrato si unirà all'anonima sequestri e mi rapirà a scopo d'estorsione. Mi sa che vorranno estorcermi pure i sabati, ma s'attaccano al cazzo che piuttosto vado avanti a tornare dal lavoro alle 20 per i prossimi 15 giorni.

L'economia è in merda, ma io continuo a spendere. La spending review non so manco che cazzo sia, ma non perchè sia uno sceicco come pensano i miei amici. Piuttosto perchè sono un Koglione con la K maiuscola, neanche con la C.

Son tre mesi che devo andare a fare un controllo dal dentista, ma ancora non ho avuto tempo. Tempo manco di ricordarmi di prenotarlo, sto controllo.

A proposito di essere Koglioni, c'ho voglia di fare il giro del mondo in 80 anni. Koglione non per l'idea, ma perchè continuo a sognare una cosa che non avrò mai la possibilità di fare.

mercoledì 24 ottobre 2012

Euuiua

Temperatura 8 gradi, nebbia, raffreddore, stanchezza, mal di gola. Era tanto che non bestemmiavo di mattina presto. Sta già arrivando l'infulenza. Sarà una pandemia, e moriremo tutti entro Natale. Ma tutti tutti proprio, i Maya pur non sapendo che saremmo morti per l'influenza ci avevano preso. Iettatori bastardi, siano maledetti per l'eternità.

Ma non importa se moriremo tutti: bianchi, neri, gialli e rossi, con o senza parrucchino, vecchi o neonati, uomini o donne, belli o brutti tanali tutti.

Domenica ho raccolto funghi. Sembrano tutti buoni, ma fra loro ce ne sarà sicuramente uno piccolissimo e infingardo che si è mimetizzato fra gli altri. Questo fungo sarà velenoso, velenoso del tipo mortale, e sta a vedere che me lo magnerò io. Quindi Maya o non Maya, io creperò prima di tutti voi. Porca di quella troja impestata. Statevene immobili come statue di sale, che oggi mando affanculo tutto quello che si muove.

venerdì 19 ottobre 2012

E' venerdì e il mondo me lo può solo sucare



Stamattina in doccia mi sono beccato alla radio la versione originale di questa canzone, una lagna che se avessi avuto un coltello da rambo mi sarei tagliato le palle con l'intento di morire dissanguato prima che finisse lo strazio. Fortunatamente però ho subito pensato a questa versione, che adoro. E mi son messo a fare il coglione cantando con il microfono della doccia. Alle 7 di mattina.

giovedì 18 ottobre 2012

Sono una bagascia da quattro denari

Questa sera sono andato in onda in diretta su un network radiofonico nazionale. No, non volevano intervistarmi per il blog (questo al massimo avrebbero potuto farlo per il primo che aprii, cazzo quello era fighissimo! Postavo 4/5 volte al giorno 7 giorni su 7, all'epoca avevo dalle 100 alle 200 visite al giorno, che per un pirla del mio calibro erano cifre esagerate), semplicemente mi hanno chiamato perchè ieri sera ho mandato un sms. Sì, perchè l'altra mattina mi chiama la ragazza al cellulare del lavoro e mi fa: sei in ufficio? No perchè se sei in macchina fra 2 minuti sono in diretta alla radio!!! Ovviamente col culo che c'ho ero non solo in ufficio, ma ero pure in riunione e diobubù non ho potuto ascoltarla. Ci ho pensato tutta la giornata, mi son girate le palle a manetta per sta cosa anche se comunque ero contentissimo per lei che andava in onda su Radio Tamarro International, la sua radio preferita (io la radio che ascolta lei la chiamo così). E ieri sera tornato dal lavoro accendo sto cazzo di computer, becco su Facebook i conduttori di un programma alla radio che fanno una domanda e dicono di rispondere con un sms. Allora io che ho sms da sprecare a profusione ho detto ma sì, mentre aspetto che vien pronta sta cazzo di cena io una risposta a sti stronzi gliela do, che magari chiamano anche me... sè, certo, come no, su una radio nazionale poi. Mavaffanculo. E oggi, alle 15.32 mi arriva una telefonata. Dico pronto e mi dicono di essere della radio a cui ho mandato l'sms ieri. Ma porca puttana, avrò mandato centomilioni di miliardi di sms a 105 per farmi chiamare e non m'hanno mai cagato, mando un messaggio di merda a sti qua e il giorno dopo mi chiamano. Mi chiamano e mi dicono uè nini, se ti va alle 18.20 ti mandiamo in onda! E io: cazzosì! Figata! Ci sto! A dopo! E intanto allora mando sms a mezza rubrica telefonica avvisandoli di ascoltare la radio per quell'ora, che sarei andato in onda. E mi preparo mentalmente, che a me interessa solo una cosa: fare pubblicità alla mia azienda! Mi aspettavo che mi chiedessero che cazzo facevo nella vita, in modo che gli avrei risposto faccio il commerciale per la mia azienda, la smilzocorporation.it! E invece un cazzo, mi han chiesto tutt'altro e mentre già mi stavano cacciando fuori dal programma a pedate nel culo sono intervenuto con la più classica e stronza di tutte le domande in radio: posso fare un saluto? Saluto tutti i collaboratori della Smilzo Corporation! E i conduttori: di Brescia? No, di Paesedelcazzo provincia di Brescia! O una roba del genere comunque. Non mi è uscita come avrei voluto, ma tutto sommato sono stato abbastanza contento. E ho ricevuto un sacco di complimenti da tutti i più gay fra i miei amici, i quali sottolineavano anche come fossi riuscito sorprendentemente a nascondere l'accento bresciano. Eh lo so ragazzi, per certe cose sono un ganzo. Anni e anni di dizione mica li posso buttare nel cesso così, almeno alla radio fatemi parlare come un italiano di quelli veri!

mercoledì 17 ottobre 2012

Sono favorevole al divorzio

Avrei tante cose belle da dire, ma avendo usato il condizionale già c'è da capire che non sarà così. Tanto non sopporto più il mio socio che se non fosse punito per legge lo ammazzerei con le mie mani, sono arrivato oltre il punto di non ritorno e il mio detestarlo ha finito col tempo per trasformarsi in odio. Costerà caro, ma fortunatamente ho sempre la possibilità, prima o poi, di mandarlo a fare in culo. Grazie (per modo di dire) a questa situazione ho cominciato a capire quei poveri cristi che chiedono il divorzio, probabilmente pure loro sono arrivati a un punto dove non ce la fanno più. Ed è comunque un'alternativa all'omicidio, quindi sono contento che sia legale. Anche se per una questione di soddisfazione personale lo stringergli le mani al collo finchè si caga addosso sarebbe migliore di questa specie di divorzio. La vita è bella perchè offre un ventaglio di innumerevoli possibilità, cazzo. Va amata per questo. Viva il divorzio, Alleluja, Alleluja!

lunedì 15 ottobre 2012

C'è qualquadra che non cosa

"In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare"

Beh, ecco... ecco perchè voglio imparare lo spagnolo. Perchè io sono Abatantuono. Cioè... mi ci identifico, sento che prima o poi mi troverò nella sua situazione e un giorno... un giorno raggiungerò fratello Cavallopazzo in Messico o chissà dove, e fra parentesi Cavallopazzo è talis e qualis a Bisio. In tutto, pure per la pelata.

Se a qualcuno fa cagare la musica, vada diretto a 00:52



Comunque, a parte tutto, se non l'avete visto sto film lo consiglio. Soprattutto se qualcuno di voi è un fottuto individualista, se si sente pervaso dallo spirito dell'avventura e dentro sè non si sente a posto mai, come se gli mancasse sempre qualcosa, ma chissà cosa, e ne fosse sempre alla ricerca. Oppure, se da questo qualcosa fosse in realtà in fuga... chi lo sa. Io so solo che sono arrivato a 33 anni e non l'ho ancora capito, come non ho capito tante altre cose.

Oh, oltre tutto poi è pure divertente sto film. E cazzo, fisionomia, mimica, idiozia, Bisio è proprio identico a quello scimitarrato di Cavallopazzo!

Il buon caro vecchio Frank la sapeva lunga

Lunedì. Questa mattina mi sono alzato anche abbastanza bene, ma è stato un caso. Che mi da ansia è l'ambiente di lavoro, porcatrojka mi pare di combattere contro i mulini a vento. Io starei bene se non dovessi lavorare. Cioè, va beh che potrei essere un fancazzista dei primi, ma mi andrebbe sicuramente bene lavorare anche duro con persone diverse, con un carattere diverso, con uno spirito diverso, con una mentalità diversa. E invece no cazzo, la gente è questa e mi ritrovo sempre a bestemmiare come Attila con un criceto nel culo. Tanto la gente mi fa stare bene, tanto mi da malessere. Al lavoro sono obbligato a stare con chi non mi sono scelto e sfiga nella sfiga le emorroidi a grappolo sono molto più simpatiche di questi ameni personaggi che ogni giorno accompagnano le mie giornate. Mi sembra di non poterne uscire mai diobono, sta cosa mi ossessiona e mi da il tormento.
Arriverà il giorno che mi libererò di tutto questo in modo drastico e fulmineo.

“Mi fanno pena quelli che non bevono: si alzano al mattino
sapendo che la loro giornata non migliorerà.”
Frank Sinatra

sabato 13 ottobre 2012

La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? A questa domanda risponderò solo se a pormela sarà Marzullo.

Dar puzzo sto a marcì, odoro de catacomba, dormo da du giorni, 'a capoccia sta a scoppia' pure se pijo er Moment e mannaggia alli stronzi li cojoni pure scoppieno.

Detto questo, in mattinata ho fatto sogni stupefacenti e/o psicotropi che mi fanno rimpiangere di vivere la mia realtà quotidiana. Ho visto campagne rigogliose, animali, corsi d'acqua coi pesci, tanto sole e io che passavo le mie giornate in questo paradiso naturale. Altro che la valle degli orti. Altro che giardino dell'Eden. Se ce l'avete in casa, rovesciate nel cesso il Tavernello, il Castellino e tutte quelle scorie che spacciano per vino. E sperate di non inquinare le falde.

Vi svelo qual è il mio sogno mostruosamente proibito: aprire un agriturismo in un contesto come quello che ho sognato ed ospitare clienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone e da tutti i posti in cui so che pagano e pure bene. Quanto ne so di come funzia un agriturismo? Un cazzo, sotto zero proprio. Ma non sarà di certo questo ad impedirmi di sognare.

mercoledì 10 ottobre 2012

Un nonno bello come il sole

A metà mattina mi sono pigliato un caffè al bar. Appena uscito poi mi sono messo in bocca una PIP, la mitica caramella del fumatore (anche se io non fumo più). Pochi attimi ed è stato subito un turbinìo di ricordi: quel sapore che mi si è sprigionato in bocca e che è passato attraverso il respiro aveva il profumo del nonno. Il nonno aveva sempre in tasca le PIP e sentendo lo stesso profumo che emanava lui ho chiuso per alcuni istanti gli occhi trovandomi indietro di vent'anni. Che bello il mio nonno paterno, nelle foto di settant'anni fa pareva un attore dei tempi andati, avrebbe potuto avere ai suoi piedi un sacco di donne ma stravedeva solamente per la nonna, con la quale aveva un rapporto di complicità unico anche dopo 50 anni di matrimonio. Uomo integerrimo, carabiniere per sette anni fino alla fine della guerra, ha portato per tutta la sua vita con sè quel portamento e quell'atteggiamento pacato ma allo stesso tempo fermo e deciso che connotavano anche il suo humor e il suo ridere sotto i baffi nelle situazioni più comiche all'interno dell'ambito famigliare. Tirò su una famglia di quattro figli facendo l'ambulante e allo stesso tempo teneva anche qualche mucca, un paio di maiali, conigli e galline che venduti o mangiati aiutavano a sfamare tutti. Racconta mio padre e raccontano gli zii che quando erano piccoli lui era solito dire loro le cose una sola volta, e la dovevano fare immediatamente perchè una seconda volta non lo ripeteva: era un'"ostia!" con una bonaria pedata nel culo e uno scapaccione simultanei. Così sono cresciuti mio padre e i suoi fratelli. Col nipotino Smilzo invece non ha mai neppure alzato la voce (sono sempre stato bravissssimo), quando d'estate o la domenica mi capitava di stare con lui giocavamo a carte, lui era un veterano della briscola giocata all'osteria e non riusciva ad accettare che un bimbetto di 7/8 anni riuscisse a batterlo con la tecnica della fortuna sfacciata, mentre lui riusciva a tenere a mente tutte le carte già giocate. D'estate poi mi voleva con lui anche quando c'era da ammazzare i conigli, e le prime volte rimanevo un po' disorientato perchè aveva una tecnica diversa da quella del nonno materno. Che robe. Ripensandoci, da piccolo uccidevo conigli a cui avevo voluto bene senza alcun rimorso, perchè erano allevati apposta per essere mangiati. Oggi invece a pensare di tirare il collo a un coniglio, pure se sconosciuto, mi si stringe il cuore. Non che non lo farei, ma lì per lì mi spiacerebbe tantissimo per lui. Bah. Chissà cosa avrebbe detto il nonno oggi se gli avessi confessato questo mio eventuale dispiacere. Probabilmente mi avrebbe cacciato un'ostia, dicendomi di non stare tanto a fare il sofisticato che era un coniglio nostrano dieci volte migliore di quelli che si comperano al supermercato.

"Vàrda che te végnes bèl èl nimàl!"
"Preoccupati che il maiale ingrassi", perchè stringi stringi questo contava alla fine.
Il nonno era senza dubbio un uomo pratico e senza fronzoli per la testa.

martedì 9 ottobre 2012

Memento Audere Semper

L'altro giorno ascoltavo in tv il procuratore nazionale antimafia. Cazzomenefrega, direte voi. Un cazzo magari, ma quello che diceva mi ha dato uno spunto di riflessione. Fra le altre cose raccontava di un'intercettazione telefonica fatta il giorno che cadde il muro di Berlino, lo stesso giorno proprio. Un mafioso di Palermo chiamò un mafioso a Berlino Ovest, e gli disse va' di là (a Est) e compera tutto! Tutto? Tutto cosa??? Ma compera discoteche, ristoranti, bar, locali, cinema... tutto! La mafia. Loro sì che sanno fare affari. Avevano capito in fretta che quello che oggi valeva poco domani avrebbe avuto un valore decuplicato. Questa è lungimiranza cazzo, non quella dei nostri politici tutti che non vedono al di là del proprio portafogli. Nel frattempo il paese va a puttane. Gli affari vanno a puttane. Io amo le nostre forze armate, e la nostra aeronautica militare eh, non pensate il contrario. E sono un super fan della base Nato che abbiamo qui a pochi chilometri di distanza, quella di Ghedi. La settimana scorsa mentre viaggiavo in autostrada ho avuto l'occasione di ammirare due Tornado che stavano virando proprio davanti a me a bassa quota, erano vicinissimi. E ho pensato: raga', ma oggi dovevate proprio farvelo sto giro? Con quello che è costato solo di carburante io avrei messo a posto l'azienda per quest'anno. Porca di quella troia ladra laida lögia. Non ho scelta, mi tocca scendere in campo e diventare il nuovo capo del governo, oppure un boss. Perchè in sincerità se voglio restare qui non è che veda molte alternative.

venerdì 5 ottobre 2012

CVD

Dopo una notte di merda e un risveglio del cazzo, in mattinata mi sono rigenerato. Il pomeriggio sarà pesantissimo, devo solo ricordarmi di andare a giocare il superenalotto prima di tornare a casa. Saluti e baci, ci si vede in Costa Rica!

giovedì 4 ottobre 2012

Ma chi cazzo me lo fa fare

Ma chi cazzo me lo fa fare di essere sempre di corsa. Mentre tornavo dal lavoro ho giocato alla roulette su pari e dispari, probabilità 50/50: se sono qua a scrivere è perchè ho vinto. Strano eh, di solito nei giochi d'azzardo perdo d'ufficio. Mi sono reso conto troppo tardi di aver iniziato un sorpasso troppo vicino a una curva cieca. Ho rischiato la mia vita, ho messo in pericolo quella del tizio che stavo sorpassando e potenzialmente pure quella di chi poteva esserci dietro la curva. Mai fatta una stronzata così, mai. Tra l'altro la curva l'ho fatta praticamente su due ruote. Ero sovrapensiero per cazzi di lavoro ed ero di fretta, di fretta per una cosa inutile. Tra l'altro quando poi sono arrivato, il negozio era già chiuso. Mi son sentito tre volte coglione. La cosa che non mi piace è che non mi sono neppure cagato in mano, manco mi è cambiato il battito del cuore, niente.
E poi.
Ma chi cazzo me lo fa fare di dare anche il culo a clienti che poi non pagano.
Ma chi cazzo me lo fa fare di sopportare il mio socio e di farmi marcire il fegato.
Ma chi cazzo me lo fa fare di sbattermi a questa maniera per lavorare, mi pare di essere un tonno in una tonnara.
Ma chi cazzo me lo fa fare di trattarmi male così, di avere così poco amore per la mia vita. Nessuno me lo fa fare, io me lo faccio fare. E ormai neppure più per i soldi. L'unico mio interesse dovrei essere io, il mio stare bene. Ho il libero arbitrio sant'iddio, eppure continuo a perseverare nell'errore. Ma non sono diabolico, sono solo una grossa testa di cazzo.

Tuttavia domani mattina mi alzerò bene, sarò positivo, mi farò scivolare addosso qualsiasi stronzata, mi rigenererò il fegato, darò un senso a tutto questo, inizierò a guidare come un pensionato e alla fine della giornata vincerò pure il superenalotto.

mercoledì 3 ottobre 2012

Jarhead



Oh taglia eh, fammi una roba tipo i marines.

Sei sicuro?

Cazzosì!

Alla faccia della convinzione, tagliamo allora, va bene! Vado eh. Trrrrrrrrrrrrr........

No! No no no no, no! Fermo! Aspetta! Lasciali un po' più lunghi dai, già così mi ci ha quasi tagliato la rincoglionita quando tu eri in vacanza... e poi sta arrivando il freddo, lascia stare... Falli belli corti, più del solito ma non esagerare troppo!

Ecco, sono un prototipo di stronzo. Mò che mi guardo dopo la doccia, avrei fatto bene a farmi rapare tipo quando son partito militare, non come sono adesso. Solo che all'epoca fino al giorno prima gli amici mi chiamavano Il Re Leone, adesso invece i capelli pian piano se ne stanno volando via col vento e anche la foto sul documento non mi rassomiglia più. Fatto sta che così sono di una cortezza insulsa che non vuol dire un cazzo diobono, se li lascio stare si vede che stanno a cazzo, se ci metto il gel non serve a una minchia perchè son troppo corti. Bestemmie. Forse la rincoglionita non era così rincoglionita. Cazzibbubboporco.

Golf, c'è da fidarsi (fin quando ti lascia a piedi)

Sì, sì, sono un tamarro. Nell'anima proprio. Un tempo avevo una Uno verdona extra-tamarrata, con le tendine parasole sul pianale, 5 arbre magique appesi al retrovisore e altrettanti dietro, vicino all'altare dedicato a Vasco. Polsino della Ferrari sul cambio, adesivo della Marlboro sull'aletta parasole, autoradio con la potenza di un Geyser. Ma a 18 anni ci sta, anche a 20, a 22, e pure a 24. A 33 il massimo che posso concedermi è il godere dei quintali di polvere che ci stanno sopra, e la chicca del rosario da meridionale attaccato allo specchietto. Questo l'avrei voluto fin da bambino, ma non avevo mai avuto il coraggio prima.

Ah, la mia macchina è uscita dalla fabbrica bianca, non grigia.


Sembra un cazzo ma fino a oggi di questa macchina sono soddisfatto!

martedì 2 ottobre 2012

Sembro incazzato, in realtà sono un fiorellino primaverile

Devo ancora capire se il deficiente è lui che va in giro con 4 euro in tasca che se fai l'autista sono un po' pochini o se il pirla sono io che ho sempre in tasca dai 150 ai 400 euro. Contiamo che oggi per fare il pieno alla macchina 80 euro partono tutti, porch'il mondo che c'ho sott'ai piedi. E' vero che esistono anche i bancomat e le carte di credito, ma a uno che deve girare la provincia per lavoro con 4 euro in tasca secondo me gli manca qualcosa, e non intendo dire i soldi. Minchia, io a volte mi dimentico addirittura di pigliare il portafogli ma questo è un altro discorso: lui ce l'ha sempre ed è sempre perennemente vuoto. Non serviva che scrivessi sempre prima di perennemente, ma a me mi piace rafforzare così perchè si capisce di più. Non dovrei scrivere neanche a me mi, ma a me non me ne frega un cazzo. Non dovrei scrivere neanche cazzo, ma chissenefotte. Ho perso il filo porca troia. Se quel bigolo resta a piedi a Canicattì e non ha i soldi per tornare a casa io a prenderlo non ci vado manco se scende san Gennaro a pigliarmi a schiaffi con i racchettoni da squash. Anzi, a proposito di viiulenz' se quel bigolo non impara a pulire il cesso quando caga i racchettoni da squash glieli sfracello sulle gengive fin quando non intervengono in sua difesa la Nato o la Protezione Animali.

Detto questo, se ora un malcapitato lettore occasionale pensasse di venirmi a rapinare del portafogli si alleni a trattenere il respiro perchè se lo piglio lo tengo con la testa pucciata nel buco del cesso dove caga l'idiota finchè non gli spuntan le branchie e la pinna caudale. Parola di dio.

Zero tituli

Sciacquiamo via la tristezza, fuori dalle palle i brutti pensieri. Sciò!
Torniamo alla voglia di non fare un cazzo, che è meglio.

lunedì 1 ottobre 2012

Basta un poco di zucchero

Ovviamente stamattina sono andato a lavoro ma per farlo ho disattivato cervello e coscienza e ho agito come un lobotomizzato. Ho un sonno cagnazzo, e vurìa mai che prendo pieno possesso delle mie facoltà mentali o vado a far timbrare la marca da bollo sul passaporto. Non ho voglia di fare una minchia secca, e ancor di meno di vedere le solite facce di cazzo che ritrovo quotidianamente. Anche stamattina quando sono andato a cagare ho dovuto prima raschiare la merda dell'idiota dalla tazza del cesso, venerdì invece mi è bastato tirare lo sciacquone per affondare lo stronzo galleggiante che aveva lasciato quell'interdetto mentecatto che si meriterebbe di morire con una merda di cane in bocca e un palo telegrafico nel culo. Le bestemmie che ho ammollato stamattina mi hanno garantito quattrocento anni di fiamma ossidrica puntata nelle palle degli occhi quando sarò all'inferno, ma se Satana non è stronzo a quel bastardo cagatore infigardo toccherà pure peggio.

Fanculo

Una pacca sulla schiena, un tranquillo vedrai che andrà tutto bene, non c'è motivo di preoccuparsi basterebbero a salvarmi la vita. Mò ogni volta che parlo con un amico invece tutti stanno a preoccuparsi manco stesse per arrivare la fine del mondo, e ogni tanto mi vien da cagarmi in mano per qualsiasi cosa. Parlando la settimana scorsa con una persona dicevo che nel 2012 chi sa rassicurare la gente ha un lavoro assicurato. E' importantissimo cazzo. Solo che son sempre io che rassicuro la gente, quando invece dentro di me mi consumo sempre di più. Bah. Che post di merda. E che modo di merda di iniziare una settimana.

A quest'ora però l'ideale sarebbe dormire

Sarà sta pioggia, sarà sto tempo, sarà la bella stagione che muore ma questa sera mi sono sentito e mi sento tristissimo e sconsolatissimo. Ho scritto un pensiero a un amico che purtroppo non c'è più, e che mi manca come l'aria, come l'acqua. E come il sole. Mi vien voglia di strapparmi lo stomaco e di scagliarlo fuori dalla finestra, sotto la pioggia. Lo stomaco cazzoporco è il posto in cui purtroppo somatizzo ogni mio stato d'animo. Vaffanculo a quando mi sono preso il gene della somatizzazione, fossi nato insensibile sarei stato sicuramente un essere di merda, ma mi sarei risparmiato un bel po' di sofferenze.