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venerdì 7 dicembre 2012

Non parteciperò mai a un decaironman, ma neanche a un ironman

E' tutto un cazzo di casino, e stamattina quando è suonata la sveglia ero convinto alla morte che fosse sabato. Immaginatevi come mi sono sentito quando invece ho scoperto che era venerdì. No, non lo potete immaginare, e potete solo tirare a indovinare quali sono state quindi le prime parole della giornata.

A me del Natale più o meno negli ultimi 15 anni non me ne è mai fregato un mezzo cazzo di cinese nano, però ultimamente non è così. E' cambiato qualcosa, e mi son messo a fare pure l'albero a casa. Certo è una gran rottura di coglioni, con settecentoquarantanove rami e seimiladuecentroventisette palline lucine pirilli cazzi e mazzi tutti, però mi piace. Domenica mattina ho fatto l'albero di Natale con la ragazza, mi è strapiaciuto e modestamente è venuto che è una favola grazie al mio tocco magico.

Oggi danno neve. La neve va bene in montagna, ma in pianura mi sta sul cazzo. Anche se nei miei sogni reconditi vorrei 2 metri di neve e restare chiuso in casa venti giorni, ma non posso sperarlo. Dobbiamo lavorare senò ci esplode il culo con tutte le emorroidi attaccate.

Non ho più lo stomaco portentoso di quando avevo 15 anni, ma potrei ancora mettermi in gioco per il campionato mondiale di rutto atomico.

Vaffanculo alla Bre.Be.Mi., che hanno sconvolto le strade di mezza Lombardia e ogni volta che la incrocio va a finire che mi perdo.

Signore, Signori, vado a lavorare che senò vado in malora (bestemmia a piacere).

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