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lunedì 3 dicembre 2012

#faiunadomandaalpapa

I francesi si stanno costruendo una superportaerei. Io non lo so che cazzo ci vogliono fare, ma se domani mi toccherà obbedire a un francese mi faccio kamikaze e lo stronzo salta in aria con me, quant'è vero che se non ci fosse la Panda bisognerebbe inventarla. Cioè, satevene tranquilli diobono, se siete agitati ficcatevi una baguette in culo per il lungo e vedrete che poi vi passa.

Questa sera ho rischiato di rimanere orfano di padre, stava soffocando dopo che gli è andata di traverso la saliva. E' capitato anche a me più di vent'anni fa, pensavo di morire veramente cazzo. A me però era andato di traverso il gelato.

Quando è nato mio nonno materno, pure se nacque appena entro il confine italiano, la sua famiglia ancora era austroungarica. Ho quindi chiare origini nordiche, ma campassi cent'anni vivrò sempre essendo terrone dentro. Ogni tanto quando penso di essere lombardo mi viene in mente la lombata di maiale, ma sono più maiale che lombo, io. Ne è una prova il fatto che la mia prima lingua straniera parlata sia il ruttesco. Voto un dieci e lode che manco Ciquita.

Io e il calcio non siamo mai andati d'accordissimo, probabilmente a causa del mio piede con tiro a banana storpia. Da piccolo nessuno mai mi voleva nella propria squadra, però mi divertivo lo stesso a tirare calci al pallone in cortile. Memorabile la volta che calciai di punta il pallone di cuoio e centrai in pieno naso Paolino, che era l'unico che ci credeva e che provava a insegnarmi a giocare. Ricordo che Paolino pianse molto. Io ridevo invece, però mi dispiaceva tantissimo. Da quella volta io e Paolino non abbiamo più giocato a pallone, e mi sento un po' in colpa se oggi è un ragazzo perso che si è dato alla droga.

Dopo la scuola, una volta entrato nel mondo del lavoro, i colleghi conoscendomi ogni giorno sempre di più cominciarono a dirmi che probabilmente un giorno sarei anche venuto a stare bene, forse. Ma guarire non avrei neanche dovuto sperarci. Però quando arrivai parlavo italiano che Dante mi faceva una pippa con le narici, dopo sei mesi solo dialetto bestemmie porconi sintassi a puttane e analfabetismo grave con punte eccellenti di ignoranza acuta. Un anno dopo andai sotto le armi, e non riuscivo a comunicare con ragazzi di una provincia diversa dalla mia, tranne che con i bergamaschi figa! A me mi ha rovinato il lavoro. Voglio un'indennità dall'INPS. Voglio un vitalizio. E voglio anche un vitello natalizio tutto addobbato a modino con le lucine sulle corna e le palline colorate attaccate alla coda.

Signor Papa, mi può raccomandare per un posto da prete di quelli che non fanno una mazza e si possono anche sposare, in qualche chiesa di qualche suo collega in giro per il mondo? La ringrazio infinitamente, farò un obolo all'oratorio del mio paese se mi salva dalla malvagità di questo mondo cane. Se però non mi ascolta divento un seguace di Maometto, e non le dico dove glielo metto. L'obolo, intendo.

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