ATTENZIONE: proteggete i vostri pargoli, non fate loro leggere il blog dello Smilzo.

sabato 19 gennaio 2013

Scoprii Quentin a 15 anni, subito me ne innamorai senza però diventare ricchione

Le soddisfazioni della vita sono davvero poche e io godo come un maiale con tre piselli solamente in alcune circostanze. Tipo quando vado in vacanza, o devo prendere un aereo per andarci. E quando sono in vacanza e vedo cose nuove, imparo cose nuove, vedo gente nuova, parlo un'altra lingua (di merda, ma l'importante è comunicare: capire e farsi capire, la Crusca diamola pure ai porci). O tipo quando c'è una cena a base di carne e c'è del buon vino rosso, che porca puttana i vegani possono dire quel cazzo che vogliono che io non li smentisco ma per quanto mi riguarda non me ne frega assolutamente una minchia. Cazzo stasera Bourguignonne e Cannonau, io già adesso sono un po' felice, quasi parecchio; e pensare che fino a 4 anni gli unici alcolici che tracannavo erano birra e altre cose alcolicoatomiche che adesso non ho più il fisico manco per annusare. Oppure ancora quando una volta ogni due anni vado a vedere al cinema il nuovo capolavoro di Tarantino, che a chi non è appassionato delle sue opere è inutile che glielo spiego. Per me il suo è Cinema, tutto il resto sono solo film. Anche belli, che magari mi piacciono anche tanto, ma non sono nemmeno da paragonare. Ecco, questi sono i rari momenti della vita in cui mi sento felice. Lo so, può sembrare triste, ma se si aumentasse la frequenza sarebbe tutto un'altro vivere. E comunque io domani pomeriggio cascassero altri 500 cm di neve vado al cinema. L'ideale sarebbe poi partire per un posto lontano martedì, con un biglietto di sola andata e una valigia piena di soldi. Anzi no, facciamo con tre carte di credito prima che i miei sogni vengano sequestrati in dogana da qualche tutore della legge con una divisa troppo stretta sulla panza. Alla fine 2 su 3 è un risultato di tutto rispetto.

2 commenti:

  1. D'accordissimo con te. Il suo è proprio CINEMA, sotto ogni punto di vista. Mi ricorda, come corposità, i film quelli di una volta, che erano FILM pieni, densi.
    Ogni volta che esci dalla sala (per ora in sala ho potuto vedere solo da KillBill in poi, da Jackie in giù ero troppo piccolo) senti di aver speso bene i soldi del biglietto fino all'ultimo cent, anzi... ti senti persino in debito! :)

    Moz-

    RispondiElimina